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Si chiama “C’era uno del Candelaro, uno del Cep e uno della stazione” ed è il nuovo brano del gruppo rap dei Tavola 28 (Guaio, Gennarone e Cisky).
Dopo la parentesi goliardica della hit “Ciaccanella”, la band foggiana è tornata a fare denuncia e questa volta sotto la lente d’ingrandimento è finita la città di Foggia con le sue “mancanze”, i suoi “tristi primati”, i suoi “abusi” e la sua anomale “normalità”.
Prima ancora di uscire ufficialmente sulle piattaforme digitali, il pezzo (come hanno scritto i ragazzi sulla loro pagina FB) “è sfuggito dal laboratorio e si è diffuso in città come ha fatto un certo virus a Wuhan” diventando virale. Merito (probabilmente) anche del refrain “Non è una barzelletta” preso in prestito direttamente dal tanto discusso video di Capodanno del Presidente del Consiglio Leonardo Iaccarino.
Noi de ‘La Tua Tv’ abbiamo intervistato i Tavola 28 nei nostri studi. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Per ascoltare il brano, clicca su https://open.spotify.com/album/2MaemLuUCSG2qdJWwPyIuo?highlight=spotify:track:6FsStZJ53eOwU9sTyrGNLQ